IFFbooks: Cielo rosso al mattino di Paul Lynch | Recensione

Un autore che avrà sicuramente molto da dire sull’Irlanda è Paul Lynch. Ospite all’11a edizione di IRISH FILM FESTA, a marzo del 2018, anche in qualità di esperto di cinema (ha diretto la sezione di critica cinematografica del Sunday Tribune e scritto per diverse testate importanti, come il Sunday Times) ha presentato al pubblico del festival il suo romanzo Cielo rosso al mattino. . . .

IFF 11 | Lo scrittore Paul Lynch

Lo scrittore irlandese Paul Lynch legge un passo tratto dal suo primo romanzo Cielo rosso al mattino (Red Sky in Morning, 2013), pubblicato in Italia dalla casa editrice 66thand2nd.

Nato a Limerick nel 1977, Lynch – già critico cinematografico per il Sunday Tribune, il Sunday Times e Film Ireland – è autore di tre romanzi: dopo Cielo rosso al mattino, The Black Snow (2014, vincitore in Francia del Prix Libr’à Nous per il miglior romanzo straniero e del Prix des Lecteurs Privat) e Grace (2017, candidato al Walter Scott Prize).

IRISH FILM FESTA 2018 | Incontro con Paul Lynch

Irish Film Festa 2018 - Incontro con Paul Lynch

 

Nell’ambito della nuova sezione di IRISH FILM FESTA dedicata alla letteratura irlandese, #IFFbooks, giovedì 22 marzo alle 19.00 ci sarà un incontro con lo scrittore Paul Lynch.

Nato a Limerick nel 1977, Lynch – già critico cinematografico per il Sunday Tribune, il Sunday Times e Film Ireland – è autore di tre romanzi: Cielo rosso al mattino (Red Sky in Morning, 2013) pubblicato in Italia l’anno scorso dalla casa editrice 66thand2nd, The Black Snow (2014, vincitore in Francia del Prix Libr’à Nous per il miglior romanzo straniero e del Prix des Lecteurs Privat) e Grace (2017, candidato al Walter Scott Prize).

Cielo rosso al mattino (2013) rievoca la vicenda del Duffy’s Cut, una delle più storie più dolorose che hanno coinvolto l’emigrazione irlandese negli Stati Uniti nel XIX secolo: 57 operai impiegati nella costruzione della ferrovia di Filadelfia morirono in circostanze misteriose nell’agosto del 1832. I corpi furono gettati in una fossa comune, attribuendo ad un’epidemia di colera la causa della morte; ma sulla sorte di quei lavoratori è emersa, solo in tempi recenti, una realtà ben peggiore.

The Black Snow (2014) è la storia di un local stranger, un irlandese emigrato in America che torna nella sua terra dove ben presto dovrà rendersi conto, anche a causa di un terribile evento, di essere percepito come ‘estraneo’ e di conseguenza essere isolato dai suoi concittadini.

Il terzo romanzo, Grace, è stato pubblicato nell’autunno dello scorso anno. Ne è protagonista una quattordicenne che la madre manda via di casa vestita da maschio perché, a causa del patrigno, lì non è più al sicuro. Il fratello più piccolo, Colly, decide di andare con lei: i due partono insieme per un’odissea attraverso il paese in cui gli effetti della Great Famine (la Grande Carestia) sono sempre più evidenti. Nei successivi cinque anni Grace diventerà effettivamente quello che la famiglia le aveva chiesto di essere: un ragazzo, addirittura un bandito; e quando farà ritorno a casa, nuovamente donna, dovrà fare i conti con il pesante fardello dei traumi subiti.

Lo stile di Paul Lynch, che Colm Tóibín ha definito “sontuoso e poetico” e che è stato paragonato a quello di Cormac McCarthy, Seamus Heaney e William Faulkner, è anche profondamente influenzato dal cinema: il rapporto fra i paesaggi e i personaggi, e la dinamica nella costruzione delle scene ricorda i migliori western di John Ford, mentre la sua fascinazione per la mancanza di controllo che gli esseri umani hanno sul proprio destino sembra provenire direttamente dalle storie di uno dei suoi registi preferiti, Robert Bresson.

Dopo Cielo rosso al mattino, anche The Black Snow e Grace sono in corso di pubblicazione dalla casa editrice 66thand2nd.

Incontro con Paul Lynch
22 marzo 2018, ore 19.00 – Casa del Cinema
Ingresso libero

Per informazioni: irishfilmfesta@gmail.com – tel.: 339 650 90 15

Per confermare la partecipazione: iffbooks_plynch.eventbrite.it

— Con il patrocinio delle Biblioteche di Roma