Il Governatore della Cattolica Irlanda contro il Poeta Gentile: John Charles McQuaid e John McGahern

Noi bambini e ragazzi degli anni 50 e 60, in Irlanda, eravamo abituati all’ingerenza della chiesa cattolica in ogni ambito della vita quotidiana. Alle bambine venne addirittura proibito di indossare calzoncini corti durante la caldissima estate del 1957; allo stesso modo, non potevamo mettere pantaloni lunghi nei gelidi mesi invernali, il che spiega come mai avessimo sempre le ginocchia blu!

Le suore e i frati delle scuole statali di indirizzo religioso che frequentavamo ci davano persino indicazioni di comportamento per i nostri genitori, ai quali veniva ad esempio sconsigliato di andare a vedere i film con Elvis Presley. I miei stessi genitori avevano questa mentalità.

La personalità del clero irlandese che in quel periodo deteneva maggior potere era l’arcivescovo di Dublino, John Charles McQuaid. Probabilmente pensava che le sue iniziali, J.C., significassero “Jesus Christ”, così dicevamo tra noi ragazzi universitari per prenderlo in giro.

McQuaid è morto nel 1973, e da allora nessun uomo di chiesa ha più concentrato su di sé un così sconfinato potere spirituale e temporale. Era molto colto: aveva fatto studi classici e ottenuto un dottorato all’Università Gregoriana di Roma. Prima della nomina ad arcivescovo, si era già guadagnato un notevole prestigio come presidente del Blackrock College, in qualità di amico intimo della famiglia De Valera. Lo chiamavamo “il Borgia del Blackrock“, era praticamente il papa d’Irlanda, ultraconservatore e antisemita.

Nel 1932, durante un sermone nella sua cittadina natale, Cavan, la Domenica delle Palme, disse che “dalla prime persecuzioni fino al giorno d’oggi, la posizione degli ebrei è sempre stata contraria al Nostro Divino Signore e alla Sua Chiesa. Un ebreo, in quanto ebreo, è contro la Chiesa. Quando parliamo di Satana, ci riferiamo non solo a Lucifero e agli angeli caduti, ma anche a quegli uomini, come gli ebrei, che hanno scelto di seguire la strada di Satana” 1. McQuaid affermò poi che Hollywood e la stampa internazionale erano asserviti “agli ebrei nemici del Nostro Salvatore”, che la Grande Depressione era stata provocata deliberatamente “dai finanzieri ebrei”, e che tutte queste macchinazioni erano parte di un piano per mettere il mondo intero sotto il giogo di una “Lega delle Nazioni controllata dagli ebrei” 2.

Ecco chi era il Golia contro cui il Davide d’Irlanda, il poeta gentile John McGahern, dovette scontrarsi. Tale era il potere di questa “eminenza”, decisamente non “grigia”, da consentirgli di partecipare alla stesura di alcuni articoli della Costituzione del 1937, di influenzare la Irish Censorship of Publications Board e persino organizzazioni sindacali come la Irish National Teachers’ Organisation (INTO).

Nel giugno del 1965 il secondo romanzo di John McGahern, The Dark, venne messo al bando dalla censura di Stato per “oscenità“: alcune pagine del libro descrivono un ragazzino che si masturba, un atto peccaminoso per la morale cattolica di quegli anni.

McGahern, che allora aveva quasi 30 anni e si era laureato al prestigioso St Patrick’s Primary Teachers’ Training College di Dublino, ricevette la lettera di licenziamento dalla direzione della scuola elementare dove insegnava su “ordine diretto” di McQuaid.

La ristrettezza di vedute e l’autocrazia puritana dell’arcivescovo considerarono il contenuto del romanzo di McGahern come “depravazione pornografica” e lo scrittore si ritrovò senza lavoro. Se qualcosa di simile accadesse oggi, la INTO protesterebbe o proclamerebbe uno sciopero. McGahern invece fu abbandonato dalla INTO, poiché McQuaid aveva fatto pressione sui vertici del sindacato.

Il poeta gentile sapeva che non sarebbe più stato assunto come insegnante in una scuola cattolica; così, decise di fare buon viso a cattivo gioco e da quel momento si guadagnò da vivere scrivendo alcune delle pagine più belle e poetiche della letteratura irlandese.

Nel 1968 comprai una copia di The Dark a Londra e la portai con me per leggerla durante il mio viaggio in Italia. Nel settembre di quell’anno soggiornai a Perugia, dove acquistai molti libri che mi sarebbero serviti l’anno dopo per i corsi all’Università di Galway. I libri erano troppo pesanti per trasportarli come bagaglio, così li spedii a casa in Irlanda, e inserii nel pacco anche il libro di McGahern e uno di Edna O’Brien.

Quando il pacco arrivò a destinazione, notai che era stato ispezionato e mancavano i volumi giudicati “offensivi”. Al loro posto trovai una nota della dogana: mi informava che due “libri osceni” erano stati confiscati.

1 Cooney, John E. (1999). John Charles McQuaid: Ruler of Catholic Ireland. O’Brien Press.
2 Beatty Aidan, O’Brien Dan (2018). Irish questions and Jewish questions: crossovers in culture. Syracuse, NY.

– Kay McCarthy
musicista e divulgatrice di cultura irlandese


📚 IRISH FILM FESTA 2024: Speciale John McGahern

Venerdì 5 aprile – Casa del Cinema, Sala Cinecittà

18:30 – JOHN McGAHERN: A PRIVATE WORLD (2005, P. Collins) – documentario, 54’
Introduce il Prof. John McCourt, Rettore dell’Università di Macerata e docente di letteratura inglese e irlandese. Sarà presente il regista.

Sabato 6 aprile – Casa del Cinema, Sala Cinecittà

18:00 – THAT THEY MAY FACE THE RISING SUN (2023, P. Collins) – 107’ 
a seguire: Incontro con il regista Pat Collins