An Klondike all’Irish Film Festa 2016

An Klondike - Irish Film Festa
Seán T. Ó Meallaigh e Dara Devaney con Susanna Pellis – foto: Guido Cavatorta

 
Venerdì 8 aprile 2016 all’Irish Film Festa è stato proiettato An Klondike, il primo western girato in Irlanda e quasi interamente recitato in gaelico. Il regista è Dathaí Keane, che al festival di quest’anno presenta anche la serie storico-documentaristica Seachtar na Cásca dedicata ai sette firmatari della dichiarazione d’indipendenza del 1916, e ha incontrato il pubblico accompagnato dal produttore Pierce Boyce e dai protagonisti Dara Devaney e Seán T. Ó Meallaigh.

 

An Klondike nasce come serie televisiva

Pierce Boyce (produttore) – In collaborazione con il canale televisivo il lingua gaelica TG4, abbiamo deciso di realizzare una miniserie: nel corso della lavorazione ci siamo però resi conto che gli attori avevano davvero qualcosa di speciale, e lo stesso Dathaí aveva già avuto l’intuizione di trarne una versione cinematografica.

 

Le differenze tra la versione cinematografica e quella televisiva

Dathai Keane (regista) – L’idea per lo sviluppo della versione cinematografica è arrivata durante il montaggio della serie televisiva, quando abbiamo capito che, così com’era, il racconto non avrebbe retto il grande schermo. Così abbiamo deciso di concentrarsi sul percorso compiuto dal personaggio di Séamus Connolly, interpretato da Dara Devaney. In più, il finale della serie è più aperto, perché prevediamo già di girarne un seguito.

 

La lingua gaelica

Seán T. Ó Meallaigh (attore) –  Non ci sono grosse differenze per quanto riguarda la recitazione: la lingua è solo un veicolo, e lo sviluppo dei personaggi prescinde da essa. Vorrei però sottolineare che è bello vedere sul grande schermo dei personaggi che parlano con naturalezza tra di loro in lingua gaelica. Noi stessi in questi giorni, qui a Roma, usiamo il gaelico.

Dara Devaney (attore): Siamo dei privilegiati: possiamo parlare in gaelico senza essere disprezzati, siamo addirittura pagati per recitare nella nostra lingua e per venire qui a Roma a presentare il film. Meglio di così…