Tre domande a… Helen Flanagan, regista di The Debt

The Debt - Interview with Helen Flanagan - Irish Film Festa

 
Daithi, dieci anni, si innamora di Jessica, una compagna di scuola. Per riuscire a conquistarla, il bambino chiede aiuto alla sua migliore amica Penny: The Debt è uno dei cortometraggi in concorso alla decima edizione di Irish Film Festa.

Ce ne parla la regista Helen Flanagan.

 

Come nasce l’idea per questa storia di amore e amicizia tra bambini?

La sceneggiatura nasce da un’idea molto semplice, un bambino che sfrutta la perdita di un dentino per procurarsi del denaro. Sviluppando poi i personaggi, anche la storia ha preso forma, e dal punto di vista tematico il cuore del racconto sta nell’imparare l’importanza dell’amicizia da bambini. Vari dettaglio vengono dalle mie esperienze personali: dal momento che non sono stata una bambina particolarmente popolare o socievole, mettere alla base della storia un’amicizia così profonda era fondamentale.

 

Come hai scelto i due giovani protagonisti e come è stato lavorare con loro? Soprattutto Susie Power: la sua Penny è un bel personaggio, forte e anticonformista.

La scelta del cast ha richiesto molto tempo e mi ritengo davvero fortunata per aver avuto la possibilità di lavorare con Lee O’Donoghue e Susie Power: sono due giovani attori fantastici, ed entrambi hanno dimostrato intelligenza e intuito nell’affrontare i propri personaggi. Anche Daithi è un anticonformista, ma Penny mi stava particolarmente a cuore: non volevo che apparisse come il classico personaggio secondario, ma che fosse una persona reale con veri sentimenti, non il solito stereotipo del maschiaccio. Susie è davvero brillante, ha una grande capacità di rappresentare i sottotesti in modo molto naturale. Anche Lee è stato grande, e ha messo tanto di sé nel personaggio.

 

Dove è stato girato il corto?

In una piccola città che si chiama Birr, nella contea di Offaly. Il corto è stato finanziato proprio dalla locale film commission. Conoscevo già Birr e pensavo che sarebbe stata la location perfetta per la mia storia, così ho proposto la sceneggiatura. Girare a Birr è stato fantastico, è proprio il tipo di luogo in cui ti immagini due bambini scorrazzare in giro e cacciarsi nei guai.