La 10a edizione di Irish Film Festa dal 30 marzo al 2 aprile

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Giunge alla decima edizione IRISH FILM FESTA, il festival interamente dedicato al cinema irlandese che quest’anno si terrà dal 30 marzo al 2 aprile, come di consueto alla Casa del Cinema di Roma.

Le candidature per il concorso, riservato ai cortometraggi di produzione o co-produzione irlandese, sono aperte fino al 15 gennaio.

“In questi dieci anni — dice il direttore artistico Susanna Pellis — abbiamo presentato il meglio del cinema irlandese contemporaneo, scegliendo film inediti nel nostro Paese, ma premiati all’estero da numerosi riconoscimenti; e avuto il privilegio di accogliere ospiti prestigiosi come Stephen Rea, Fionnula Flanagan, Lenny Abrahamson, Adrian Dunbar, e molti altri. Per questo, la decima edizione di IRISH FILM FESTA sarà un’edizione speciale, celebrativa del percorso finora compiuto e propulsiva per quello ancora da compiere”.

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Irish Film Festa 2017, nuova scadenza per il concorso cortometraggi

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Sono aperte le iscrizioni per il concorso riservato ai cortometraggi irlandesi della decima edizione di IRISH FILM FESTA, in programma a marzo 2017.

Sono accettati solo cortometraggi prodotti o co-prodotti in Irlanda e di durata non superiore ai 30 minuti. Le categorie ammesse sono: live action, documentario, animazione.

La partecipazione è gratuita. Il nuovo termine per la presentazione delle opere è il 20 dicembre 2016.

Per la selezione iniziale si accettano i seguenti formati: DVD/Online Screener.

I DVD possono essere inviati all’indirizzo:
Associazione Culturale ARCHIMEDIA
via Segesta 16
00179 Roma (Italia)

Per invio tramite posta elettronica l’indirizzo mail è: submissions.IFF@gmail.com

Le opere inviate in questa fase non verranno restituite.

Tra tutti i corti ricevuti, il Festival selezionerà – a proprio insindacabile giudizio – i titoli finalisti che comporranno la sezione competitiva della manifestazione. A ciascun finalista sarà inviata una specifica comunicazione. Non verrà inviata alcuna comunicazione ai non selezionati.

Entro una settimana dalla comunicazione ricevuta, gli autori delle opere finaliste dovranno inviare:
una copia dell’opera in alta risoluzione
la lista dialoghi con timecode
un’immagine del corto per il catalogo del festival

I formati accettati per la fase finale sono i seguenti: Digibeta/DCP/DVD/Blu-Ray.

N.B.: In assenza di dialogue list, il cortometraggio sarà escluso dal concorso.

1916 The Irish Rebellion alla Mostra del Nuovo Cinema Europeo a Roma

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Il film documentario 1916 The Irish Rebellion, già presentato all’edizione 2016 di Irish Film Festa, sarà proiettato nell’ambito della Mostra del nuovo cinema europeo lunedì 14 novembre alle 18.30 presso l’Accademia di Romania a Roma.

Promossa da EUNIC – il partenariato tra Istituti di Cultura, Accademie e Ambasciate Nazionali dell‘Unione europea a Roma – e nata grazie al sostegno della Federazione Unitaria Italiana Scrittori FUIS, quest’anno la Mostra cinematografica viene coordinata dall’Accademia di Romania, attualmente in carica alla presidenza EUNIC Roma per l’anno 2016.

Quattordici i paesi coinvolti, che presenteranno altrettanti film in lingua originale con sottotitoli in italiano.

L’Irlanda è presente con 1916 The Irish Rebellion di Ruán Magan che ricostruisce, con la voce narrante di Liam Neeson, i drammatici eventi di Dublino durante la settimana di Pasqua del 1916 quando un piccolo gruppo di ribelli irlandesi sfidò la potenza dell’impero britannico.. 

«1916 è un documentario molto significativo — così lo descrive Liam Neeson — Come irlandese, naturalmente fa parte della mia storia. Il film pone la Easter Rising in un contesto internazionale, come mai era stato fatto prima d’ora, e mostra come la ribellione irlandese fu in grado di ispirare movimenti simili in tutto il mondo. Ciò che mi ha attratto nel film è poi l’ampio spazio dato alle storie private delle persone coinvolte. Storie umane, forti».

1916 The Irish Rebellion nasce come iniziativa del Keough-Naughton Institute for Irish Studies at the University of Notre Dame, ed è prodotto da COCO Television.

La proiezione di 1916 The Irish Rebellion alla Mostra del nuovo cinema europeo sarà introdotta da Susanna Pellis, direttore artistico di Irish Film Festa.

 

MOSTRA DEL NUOVO CINEMA EUROPEO, 2a edizione
EUNIC (European Union National Institutes for Culture)
Partenariato tra Istituti di Cultura Nazionali dell‘Unione Europea a Roma

13 – 19 novembre 2016
Accademia di Romania
Piazzale Josè de San Martin, 1 – Roma

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Scarica il programma completo [pdf]

Irish Film Festa 2017, aperte le iscrizioni per il concorso cortometraggi

Irish Film Festa concorso cortometraggi
Sono aperte le iscrizioni per il concorso riservato ai cortometraggi irlandesi della decima edizione di IRISH FILM FESTA, in programma a marzo 2017.

Sono accettati solo cortometraggi prodotti o co-prodotti in Irlanda e di durata non superiore ai 30 minuti. Le categorie ammesse sono: live action, documentario, animazione.

La partecipazione è gratuita. Il termine per la presentazione delle opere è il 20 dicembre 2016.

Per la selezione iniziale si accettano i seguenti formati: DVD/Online Screener.

I DVD possono essere inviati all’indirizzo:
Associazione Culturale ARCHIMEDIA
via Segesta 16
00179 Roma (Italia)

Per invio tramite posta elettronica l’indirizzo mail è: submissions.IFF@gmail.com

Le opere inviate in questa fase non verranno restituite.

Tra tutti i corti ricevuti, il Festival selezionerà – a proprio insindacabile giudizio – i titoli finalisti che comporranno la sezione competitiva della manifestazione. A ciascun finalista sarà inviata una specifica comunicazione. Non verrà inviata alcuna comunicazione ai non selezionati.

Entro una settimana dalla comunicazione ricevuta, gli autori delle opere finaliste dovranno inviare:
una copia dell’opera in alta risoluzione
la lista dialoghi con timecode
un’immagine del corto per il catalogo del festival

I formati accettati per la fase finale sono i seguenti: Digibeta/DCP/DVD/Blu-Ray.

N.B.: In assenza di dialogue list, il cortometraggio sarà escluso dal concorso.

VIDEO: Irish Film Festa 2016 | Highlights

Highlights dalla nona edizione di Irish Film Festa (7 – 10 Aprile 2016)

Dathaí Keane (regista – “An Klondike”, “1916 Seachtar na Cásca”)
Pierce Boyce (regista – “An Klondike”, “1916 Seachtar na Cásca”)
Sean T. Ó Meallaigh (attore – “An Klondike”, “1916 Seachtar na Cásca”)
Dara Devaney (attore – “An Klondike”)
Paul Mercier (regista – “Pursuit”)

Music by Sophonic Media, http://instrumentalsfree.com

La canzone del mare (Song of the Sea) dal 23 giugno al cinema

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Il film d’animazione Song of the Sea di Tomm Moore, visto all’edizione 2015 di Irish Film Festa, arriverà nei cinema italiani il 23 giugno 2016 distribuito da Bolero Film con il titolo La canzone del mare.

Song of the Sea, realizzato (come il precedente The Secret of Kells, anche questo presentato all’Irish Film festa) dallo studio di Kilkenny Cartoon Saloon, ha ricevuto una candidatura agli Oscar 2015 come miglior film d’animazione e, sempre l’anno scorso, ha vinto l’IFTA – Irish Film and Television Academy Awards come miglior film.

 

In occasione dell’uscita nelle sale italiane, riproponiamo il nostro Gaelic Focus 2015, dedicato alla lingua e alla cultura gaelica, e in parte anche a Song of the Sea:

Nella “canzone del mare” che ascoltiamo in Song of the Sea di Tomm Moore ricorre la parola idir, che vuol dire tra: «tra dentro e fuori / tra nord e sud / tra pieno e vuoto / tra costa e montagna / tra me e me stessa». Un testo semplicissimo che spiega però in maniera molto efficace la metempsicosi celtica, diversa da quella orientale: non è necessario morire per diventare qualcos’altro, le trasformazioni sono possibili anche in vita. Nella cultura celtica non c’è aut aut ma sia sia: tutto può coesistere.

Protagonista di Song of the Sea è un’entità metamorfica che nelle Isole Orcadi viene chiamata Selkie ma in gaelico semplicemente rón, ovvero foca, una specie di sirena (donna o uomo) non pericolosa. La selkie è una foca che si toglie la pelle per prendere il sole sulla roccia vicino al mare: se un umano se ne innamora e la priva della pelle, o manto, lei resterà sulla terra. Quando la indosserà di nuovo, tornerà al mare.

Le Selkie sono gentili, non tentano di attrarre o ingannare gli umani, ma vanno alla ricerca dei loro discendenti, dei bambini nati dall’unione tra una (o un) Selkie e un uomo (o una donna). I bambini-Selkie hanno di solito la testa tonda, i capelli scuri, gli occhi grandi e puri, proprio come le foche. Se in una famiglia dove tutti sono biondi o rossi, nasce un bambino con queste caratteristiche, secondo il mito vuol dire che qualche antenato si è unito con un o una Selkie. I figli delle Selkie non riescono a resistere al richiamo mare e quando si tuffano possono rimanere più tempo sott’acqua rispetto ai piccoli umani.

 

Di seguito la locandina italiana, la sinossi, i doppiatori della versione italiana e il trailer:

 

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La canzone del mare racconta la storia di Ben e della sua sorellina Saoirse – l’ultima bambina foca – che si avventura in un viaggio fantastico attraverso un mondo sbiadito di antiche leggende e magia nel tentativo di ritornare nella sua casa vicino al mare. Il film prende l’ispirazione dalla mitologia delle Selkies del folklore irlandese, che vivono come foche in acqua, ma acquisiscono sembianze umane sulla terra.

La canzone del mare, diretto da Tomm Moore (The Secret of Kells) presenta le voci originali di Brendan Gleeson, Fionnula Flanagan, David Rawle, Lisa Hannigan, Pat Shortt e Jon Kenny. La musica è del compositore Bruno Coulais e della band irlandese Kíla.

Doppiatori italiani
Lorenzo D’Agata (Ben)
Anita Ferraro (Saoirse)
Alessio Cigliano (Conor)
Francesca Fiorentini (Bronagh)
Lorenza Biella (Nonna)
Antonella Giannini (Macha)
Giorgio Lopez (Uomo capellone)

 

Wait e Violet sono i corti vincitori di Irish Film Festa 2016

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Nella serata di sabato 9 aprile si è tenuta, nella Sala Deluxe della Casa del Cinema di Roma, la premiazione del concorso riservato ai cortometraggi della nona edizione di Irish Film Festa (7 – 10 aprile 2016).

La sezione concorso nata nel 2010 ha proposto quindici opere, delle quali dieci in live action e cinque d’animazione.

La giuria composta da Jacopo Chessa, direttore Centro nazionale del cortometraggio, Ilaria Mainardi, scrittrice; Damiano Panattoni, critico cinematografico e Manuela Santacatterina, critica cinematografica, ha assegnato i seguenti premi alla presenza dei registi e della direzione artistica:

Miglior Cortometraggio Live Action a:
Wait (2015) di Audrey O’ Reilly, prod. Lyndzi Doyle, 11’43”
Con la seguente motivazione: “Per la sua capacità di trattare un tema così spesso dibattuto da letteratura e cinema come quello del rapporto padre/figlio che può essere conflittuale ma, al tempo stesso, viscerale, raccontandolo in una chiave inedita, immersa nel contemporaneo e metaforica”

Miglior cortometraggio Animation a:
Violet (2015) di Maurice Joyce, prod. Nuria G. Blanco and Mark Hodkinson, 7’59”
Con la seguente motivazione: Per il suo saper raccontare, attraverso un filtro animato da sfumature dark, l’adolescenza, la femminilità e il coraggio di saper crescere.

Tre domande a… Maurice Joyce, regista di Violet

Violet Irish Film Festa 2016

 
Violet è una ragazzina che odia la propria immagine riflessa nello specchio. La sera del ballo della scuola, stanca di essere maltrattata, l’immagine di Violet decide che ne ha abbastanza. Violet di Maurice Joyce, narrato dalla bellissima voce di Aidan Gillen, è il cortometraggio vincitore di Irish Film Festa 2016 per la categoria animazione.

Ecco la nostra breve intervista a Maurice Joyce. Congratulazioni!

 

La sinossi di Violet descrive la storia come una «cautionary tale»: puoi dirci qualcosa riguardo al lavoro dello sceneggiatore Mark Hodkinson?

Mark voleva affrontare il tema della mancanza di autostima, mostrando quanto le persone possano essere autodistruttive. È un argomento che riguarda da vicino molti di noi, soprattutto nel periodo dell’adolescenza, che è appunto l’età di Violet. In sostanza la storia ci invita a non diventare i nemici di noi stessi – ci sono già abbastanza bulli, non abbiamo proprio bisogno di maltrattarci da soli! Si tratta di un messaggio decisamente contemporaneo, ma Mark ha voluto raccontarlo come una vecchia fiaba, o una cautionary tale, scrivendo la sceneggiatura come una poesia – l’effetto è quello di un adulto che legge una storia spaventosa a un bambino.

 

I riflessi hanno un ruolo importante nella storia di Violet, così come le simmetrie e i pattern sono usati sia nel disegno dei personaggi sia nella composizione degli sfondi. Come hai lavorato sull’aspetto visivo del corto?

Sì, i riflessi hanno un ruolo importante, e volevo che fosse evidente in ogni aspetto del film: molti sfondi sono simmetrici, guardati da una prospettiva frontale, e persino la musica usa delle forme speculari, che ci fanno ascoltare il tema di Violet al contrario quando sullo schermo appare il suo riflesso. Poi ci sono alcuni dettagli che potrebbero sfuggire a una prima visione: ad esempio il riflesso di Violet che prende il posto della ragazzina non ha a sua volta un riflesso. Nella sala da ballo, tutti gli altri ragazzi si rifletto sul pavimento lucido, tranne lei.

 

Perché hai scelto Aidan Gillen come Narratore?

Guardando Game Of Thrones ci siamo detti che la sua era una voce perfetta per Violet – è saggia, e al tempo stesso affilata. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, perché conosciamo Aidan e siamo amici di suo fratello, quindi fargli avere la sceneggiatura non è stato difficile. A lui è piaciuta ed è stato contento di prendere parte al corto. Non solo, ha anche insistito per farlo gratis (e noi andava benissimo, visto che avevamo un budget piccolissimo!). Alla fine lo abbiamo pagato dandogli tutto cià che voleva durante la registrazione. Insomma, quanto costa avere Aidan Gillen come Narratore del tuo cortometraggio? Due banane e una bottiglia d’acqua.

Tre domande a… Audrey O’Reilly, regista di Wait

Wait, Irish Film Festa 2016

 
Quando un’importante gara di piccioni e una delle rare visite di suo figlio Martin coincidono, Charlie aspetta ansiosamente un buon ritorno a casa: Wait di Audrey O’Reilly è il cortometraggio in live action vincitore dell’edizione 2016 di Irish Film Festa.

Ecco la nostra breve intervista a Audrey O’Reilly. Congratulazioni!

 

Perché hai scelto di ambientare la storia di Wait nell’ambiente delle gare di piccioni?

Mio fratello e mio padre amavano molto i cani ed erano entrambi appassionati cacciatori, così sono sempre stata interessata al modo in cui gli uomini legano tra di loro attraverso lo sport e gli animali. In seguito, nel periodo in cui studiavo al Ballyfermot College, ho realizzato un documentario scolastico dedicato proprio alle gare di piccioni. Per qualche motivo è un mondo che mi affascina. Penso che i piccioni saranno protagonisti anche di un mio lungometraggio, prima o poi.

 

Come hai lavorato sul set con gli attori protagonisti Owen Roe e Rory Keenan?

Già solo il fatto di scegliere Owen e Rory è stato come avere metà del lavoro già fatto. Sono naturalmente due attori straordinari, e in più li avevo già visti nei ruoli di padre e figlio (lavorano insieme da quando Rory aveva dodici anni), quindi sapevo che tra di loro si era già creata quella familiarità di cui avevo bisogno per il corto. Poi, sul set, piuttosto che guidarli in modo preciso, ho preferito lasciarli liberi di arrivare ai personaggi a modo loro (peraltro, Owen mi ha fatto notare che per lui questo era il primo ruolo non da cattivo!)

 

Dove è stato girato il corto?

Gli interni a Bray, nella contea di Wicklow, mentre le scene legate alle gare sono state girate al Sarsfield Pigeon Racing di Ballyfermot, dove avevo già realizzato quel documentario. E diversi attori che vediamo nel corto avevano già preso parte al documentario.