Il messaggio di Gabriel Byrne all’Irish Film Festa 2018

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L’11a edizione di IRISH FILM FESTA (21 – 25 marzo 2018) ha dedicato un omaggio Gabriel Byrne, che di recente ha ricevuto dall’IFTA – Irish Film & Television Academy il premio alla carriera.

Il festival ha proiettato due film che vedono protagonista l’attore irlandese: l’Irish Classic “Into the West” (1992), diretto da Mike Newell su sceneggiatura di Jim Sheridan, e il documentario “My Astonishing Self: Gabriel Byrne on George Bernard Shaw” di Gerry Hoban (2017), nel quale Byrne guida gli spettatori alla scoperta della vita e delle opere di Shaw.
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Irish Film Festa 2018 | I cortometraggi vincitori

I cortometraggi vincitori di Irish Film Festa 2018

 

You’re Not a Man at All” di Padraig Conaty (live action) e “Late Afternoon” di Louise Bagnall (animazione) sono i vincitori del concorso cortometraggi di Irish Film Festa 2018.

“È stato molto difficile fare una scelta — ha commentato l’attrice Daniel Poggi, membro della giuria — tutti i cortometraggi avevano un’altissima qualità tecnica e drammaturgica, ma soprattutto una grande sensibilità verso i temi trattati. I due vincitori sono straordinari per profondità emotiva. Emozionano. E io credo che l’arte debba innanzitutto emozionare e arrivare al cuore. È stato un grandissimo onore far parte della giuria.”

In giuria anche Gerry Shanahan (attore) e Maurizio Carrassi (Biblioteche di Roma).

 

YOU’RE NOT A MAN AT ALL (Irlanda, 2017) | Pádraig Conaty
Prod. Andréa Farrell – 9’56’’
con Seamus O’Rourke
Una competizione canora organizzata in un piccolo villaggio dà l’occasione a un solitario allevatore di svelare un segreto.

LATE AFTERNOON (Irlanda, 2017) | Louise Bagnall
Prod. Nuria González Blanco (Cartoon Saloon) – 9’22’’
Emily si perde nei ricordi e rivive momenti importanti della sua vita. La sua esistenza è sospesa tra passato e presente, eppure lei si sforza di collegarli.

IRISH FILM FESTA 2018 | Cortometraggi in concorso: Live Action [parte 2]

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I registi dei cortometraggi in concorso all’11a edizione di Irish Film Festa – Selina Cartmell con The Date, Carleton Rodgers con The Jar, Denis Fitzpatrick e Ken Williams con Gustav, Edward Cleary con Lava Lisa e e Amy-Joyce Hastings con QED – ci parlano di come hanno sviluppato le sceneggiature e del lavoro con gli attori. . . .

IRISH FILM FESTA 2018 | Cortometraggi in concorso: Live Action [parte 1]

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Tra i cortometraggi in concorso all’11a edizione di Irish Film Festa ce ne sono alcuni per i quali il luogo d’ambientazione è particolarmente importante, dal Connemara di A Break in the Clouds e Native alla grigia Dublino di Marky’s Bad Week, dalla complessa Belfast di Guard e Listen alle colline della Contea di Monaghan in You’re not a Man at All.

Abbiamo chiesto ai registi di approfondire questo aspetto. . . .

IRISH FILM FESTA 2018 | Cortometraggi in concorso: Animazione

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I registi dei quattro cortometraggi d’animazione in concorso all’11a edizione di Irish Film Festa ci presentano le loro opere: Coranna di Steve Woods è ispirato a fatti realmente accaduti nel periodo della Grande Carestia Irlandese e realizzato con la tecnica rotoscopica; l’ironico Departure di Aoífe Doyle e il delicato Late Afternoon di Louise Bagnall (prodotto da Cartoon Saloon, lo studio di Song of the Sea e The Breadwinner) affrontano entrambi il tema della vecchiaia, dei ricordi e dei legami familiari; lo stilizzato The Line di Dillon Brannick, prodotto dallo IADT – Institute of Art, Design and Technology di Dublino, porta sullo schermo il rapporto tra un padre e un figlio in un momento di dolore. . . .

IRISH FILM FESTA 2018 | Il direttore Susanna Pellis presenta l’11a edizione

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C’è qualche bella novità, in questa undicesima edizione di IRISH FILM FESTA. A cominciare dal giorno in più, che ci concediamo per dare maggior respiro alla programmazione e più varietà alle nostre proposte. Così possiamo prevedere innanzitutto un appuntamento rivolto a un pubblico specializzato, oltre che agli appassionati tutti. Si tratta del convegno Making Shorts, centrato sui cortometraggi, settore dove l’Irlanda eccelle e che l’Italia quasi ignora: l’occasione, inserita a corredo del nostro concorso, è pensata per raccogliere buone pratiche, scambiare idee e informazioni. . . .

IRISH FILM FESTA 2018 | Il programma

Irish Film Festa 2018 - Il programma

 

Giunge all’11a edizione IRISH FILM FESTA, il festival interamente dedicato al cinema irlandese che quest’anno si terrà dal 21 al 25 marzo 2018, come di consueto alla Casa del Cinema di Roma.

“Mentre il cinema irlandese continua a crescere e sorprendere, il nostro festival accoglie con soddisfazione un numero sempre maggiore di film e filmmakers che arrivano anche dal Nord Irlanda. Del resto, IRISH FILM FESTA ha sempre guardato all’Irlanda come a un’isola artisticamente unita, siamo stati una manifestazione All Ireland fin dalla prima edizione”, commenta il direttore artistico Susanna Pellis.

IRISH FILM FESTA dedica, come sempre, ampio spazio ai cortometraggi: alla sezione concorso nata nel 2010 e che quest’anno comprende sedici opere, si affianca Making Shorts, un panel di approfondimento sul settore del cortometraggio nell’industria cinematografica irlandese e nordirlandese al quale parteciperanno registi, distributori e professionisti del settore. Fuori concorso sarà inoltre presentato il cortometraggio d’animazione in gaelico An Béal Bocht (The Poor Mouth) di Tom Collins, tratto dall’omonimo racconto di Flann O’Brien e premiato al Galway Film Fleadh 2017.

Tra i lungometraggi in programma all’11a edizione di IRISH FILM FESTA, vedremo invece Song of Granite di Pat Collins: un’originalissima rivisitazione del genere biopic applicata alla vita e all’arte del cantante irlandese Joe Heaney (1919 – 1984). Definito da Variety “solenne, commovente e sorprendentemente radicale”, Song of Granite ha vinto il premio per la migliore fotografia (di Richard Kendrick) al Galway Film Fleadh 2017, e ha ricevuto tre candidature agli IFTA – Irish Film & Television Awards, tra cui quella come miglior film.

Ispirato a vicende reali è anche Maze di Stephen Burke, sull’evasione di 38 detenuti repubblicani dal carcere di Long Kesh nel 1983. Saranno al festival il regista, la produttrice Jane Doolan e il protagonista Barry Ward (lo ricordiamo in Jimmy’s Hall di Ken Loach, Pursuit di Paul Mercier visto all’IFF due anni fa, L’accabadora di Enrico Pau). Maze ha ottenuto un grande successo di pubblico in Irlanda (è al momento il film irlandese ad aver incassato di più nel primo fine settimana in sala, record precedentemente detenuto da Room di Lenny Abrahamson) ed è stato candidato a quattro premi IFTA.

No Party for Billy Burns, scritto e diretto dall’esordiente Padraig Conaty, è un western contemporaneo ambientato nella cittadina di Cavan, al confine con l’Irlanda del Nord. Conaty sarà presente al festival anche con You’re not a Man at All, uno dei cortometraggi in concorso.

In anteprima italiana vedremo Kissing Candice, film d’esordio della regista di videoclip musicali Aoife McArdle appena passato al Toronto Film Festival e alla Berlinale. Kissing Candice fonde con efficacia realtà, sogno e immaginazione nel mettere in scena le fantasie di un’adolescente. Nel ruolo del padre della protagonista, l’attore nordirlandese John Lynch.

Il documentario Rocky Ros Muc di Michael Fanning racconta la vita e la carriera sportiva di Sean Mannion, pugile irlandese emigrato dal Connemara a Boston negli anni 70. Rocky Ros Muc è stato presentato all’Irish Film Festival di Boston e ha vinto il premio per il miglior documentario al Galway Film Fleadh 2017.

Handsome Devil è il nuovo film scritto e diretto da John Butler, di cui IRISH FILM FESTA aveva già presentato The Stag (The Stag – Se sopravvivo mi sposo, 2014); Handsome Devil è un delicato racconto di formazione ambientato in collegio, fra studio, rugby e importanti prese di coscienza. A fianco dei due giovani protagonisti Fionn O’Shea  e Nicholas Galitzine, spiccano Andrew Scott e Moe Dunford nel ruolo degli insegnanti.

Non si interrompe il legame tra IRISH FILM FESTA e Cartoon Saloon, lo studio d’animazione con sede a Kilkenny sempre più apprezzato a livello internazionale: dopo The Secret of Kells (2009) e Song of the Sea (La canzone del mare, 2014), al festival sarà proiettato The Breadwinner di Nora Twomey. Accolto con entusiasmo nel circuito dei festival e candidato agli Oscar 2018, The Breadwinner è tratto dal romanzo omonimo della canadese Deborah Ellis (pubblicato in Italia da BUR col titolo Sotto il burqa) e vede protagonista Parvana, una ragazzina afghana che vive sotto il regime talebano. Il film di Nora Twomey, che ha coinvolto nella produzione anche Angelina Jolie, è un’ode al potere delle storie e dell’immaginazione, portata sullo schermo attraverso un approfondito lavoro di ricerca sulla cultura visiva e favolistica dell’Afghanistan.

Nell’ambito della nuova sezione #IFFbooks, dedicata alla letteratura irlandese, IRISH FILM FESTA presenterà infine My Astonishing Self: Gabriel Byrne on George Bernard Shaw, un documentario realizzato da Gerry Hoban per RTÉ (la televisione pubblica irlandese) e BBC in cui il celebre attore Gabriel Byrne guida gli spettatori alla scoperta della vita e delle opere di Shaw. A Gabriel Byrne, che proprio quest’anno ha ricevuto il premio IFTA alla carriera, si lega anche la scelta dell’Irish Classic, Into the West (Tir-na-nOg – È vietato portare cavalli in città, 1992): scritto da Jim Sheridan e diretto da Mike Newell, il film è una fiaba moderna ambientata nel mondo dei Traveller, l’etnia nomade irlandese. Nel cast, oltre a Byrne, anche Ellen Barkin, Colm Meaney e Brendan Gleeson.

#IFFbooks prevede poi un incontro con il pluripremiato scrittore irlandese Paul Lynch, autore di tre romanzi: Red Sky in Morning (Cielo rosso al mattino, 2013), pubblicato in Italia l’anno scorso dalla casa editrice 66thand2nd, The Black Snow (2014) e Grace (2017). Lo stile di Lynch, paragonato a quello di Seamus Heaney e Cormac McCarthy, ha ricevuto apprezzamenti da affermati scrittori irlandesi come Sebastian Barry e Colm Tóibín.

 

I film di IRISH FILM FESTA 2018
Handsome Devil di John Butler
Kissing Candice di Aoife McArdle
Maze di Stephen Burke
My Astonishing Self: Gabriel Byrne on George Bernard Shaw di Gerry Hoban
No Party for Billy Burns di Padraig Conaty
Rocky Ros Muc di Michael Fanning
Song of Granite di Pat Collins
The Breadwinner di Nora Twomey
Irish Classic, Omaggio a Gabriel Byrne: Into the West di Mike Newell

 

Il calendario delle proiezioni e degli incontri

IRISH FILM FESTA 2018 | Incontro con Paul Lynch

Irish Film Festa 2018 - Incontro con Paul Lynch

 

Nell’ambito della nuova sezione di IRISH FILM FESTA dedicata alla letteratura irlandese, #IFFbooks, giovedì 22 marzo alle 19.00 ci sarà un incontro con lo scrittore Paul Lynch.

Nato a Limerick nel 1977, Lynch – già critico cinematografico per il Sunday Tribune, il Sunday Times e Film Ireland – è autore di tre romanzi: Cielo rosso al mattino (Red Sky in Morning, 2013) pubblicato in Italia l’anno scorso dalla casa editrice 66thand2nd, The Black Snow (2014, vincitore in Francia del Prix Libr’à Nous per il miglior romanzo straniero e del Prix des Lecteurs Privat) e Grace (2017, candidato al Walter Scott Prize).

Cielo rosso al mattino (2013) rievoca la vicenda del Duffy’s Cut, una delle più storie più dolorose che hanno coinvolto l’emigrazione irlandese negli Stati Uniti nel XIX secolo: 57 operai impiegati nella costruzione della ferrovia di Filadelfia morirono in circostanze misteriose nell’agosto del 1832. I corpi furono gettati in una fossa comune, attribuendo ad un’epidemia di colera la causa della morte; ma sulla sorte di quei lavoratori è emersa, solo in tempi recenti, una realtà ben peggiore.

The Black Snow (2014) è la storia di un local stranger, un irlandese emigrato in America che torna nella sua terra dove ben presto dovrà rendersi conto, anche a causa di un terribile evento, di essere percepito come ‘estraneo’ e di conseguenza essere isolato dai suoi concittadini.

Il terzo romanzo, Grace, è stato pubblicato nell’autunno dello scorso anno. Ne è protagonista una quattordicenne che la madre manda via di casa vestita da maschio perché, a causa del patrigno, lì non è più al sicuro. Il fratello più piccolo, Colly, decide di andare con lei: i due partono insieme per un’odissea attraverso il paese in cui gli effetti della Great Famine (la Grande Carestia) sono sempre più evidenti. Nei successivi cinque anni Grace diventerà effettivamente quello che la famiglia le aveva chiesto di essere: un ragazzo, addirittura un bandito; e quando farà ritorno a casa, nuovamente donna, dovrà fare i conti con il pesante fardello dei traumi subiti.

Lo stile di Paul Lynch, che Colm Tóibín ha definito “sontuoso e poetico” e che è stato paragonato a quello di Cormac McCarthy, Seamus Heaney e William Faulkner, è anche profondamente influenzato dal cinema: il rapporto fra i paesaggi e i personaggi, e la dinamica nella costruzione delle scene ricorda i migliori western di John Ford, mentre la sua fascinazione per la mancanza di controllo che gli esseri umani hanno sul proprio destino sembra provenire direttamente dalle storie di uno dei suoi registi preferiti, Robert Bresson.

Dopo Cielo rosso al mattino, anche The Black Snow e Grace sono in corso di pubblicazione dalla casa editrice 66thand2nd.

Incontro con Paul Lynch
22 marzo 2018, ore 19.00 – Casa del Cinema
Ingresso libero

Per informazioni: irishfilmfesta@gmail.com – tel.: 339 650 90 15

Per confermare la partecipazione: iffbooks_plynch.eventbrite.it

— Con il patrocinio delle Biblioteche di Roma