Tre domande a… Audrey O’Reilly, regista di Wait

Wait, Irish Film Festa 2016

 
Quando un’importante gara di piccioni e una delle rare visite di suo figlio Martin coincidono, Charlie aspetta ansiosamente un buon ritorno a casa: Wait di Audrey O’Reilly è il cortometraggio in live action vincitore dell’edizione 2016 di Irish Film Festa.

Ecco la nostra breve intervista a Audrey O’Reilly. Congratulazioni!

 

Perché hai scelto di ambientare la storia di Wait nell’ambiente delle gare di piccioni?

Mio fratello e mio padre amavano molto i cani ed erano entrambi appassionati cacciatori, così sono sempre stata interessata al modo in cui gli uomini legano tra di loro attraverso lo sport e gli animali. In seguito, nel periodo in cui studiavo al Ballyfermot College, ho realizzato un documentario scolastico dedicato proprio alle gare di piccioni. Per qualche motivo è un mondo che mi affascina. Penso che i piccioni saranno protagonisti anche di un mio lungometraggio, prima o poi.

 

Come hai lavorato sul set con gli attori protagonisti Owen Roe e Rory Keenan?

Già solo il fatto di scegliere Owen e Rory è stato come avere metà del lavoro già fatto. Sono naturalmente due attori straordinari, e in più li avevo già visti nei ruoli di padre e figlio (lavorano insieme da quando Rory aveva dodici anni), quindi sapevo che tra di loro si era già creata quella familiarità di cui avevo bisogno per il corto. Poi, sul set, piuttosto che guidarli in modo preciso, ho preferito lasciarli liberi di arrivare ai personaggi a modo loro (peraltro, Owen mi ha fatto notare che per lui questo era il primo ruolo non da cattivo!)

 

Dove è stato girato il corto?

Gli interni a Bray, nella contea di Wicklow, mentre le scene legate alle gare sono state girate al Sarsfield Pigeon Racing di Ballyfermot, dove avevo già realizzato quel documentario. E diversi attori che vediamo nel corto avevano già preso parte al documentario.